RASSEGNA STAMPA
LA REPUBBLICA - Diecimila euro a una ragazza massacrata alla Diaz
Genova, 12 giugno 2009
Diecimila euro a una ragazza massacrata alla Diaz
DIECIMILA euro ad una giovane italo-svizzera che la notte dell´assalto
alla Diaz si trovava all´interno della scuola di via Cesare Battisti. Che
fu massacrata senza pietà dai «celerini» romani, accusata ed arrestata
illegalmente grazie ad una montagna di bugie spudorate ed alla regina
delle prove false, le molotov portate nell´istituto dagli stessi agenti
protagonisti dell´irruzione. Il Ministero dell´Interno si rifiuta di
pagare le vittime della caserma di Bolzaneto, ma - proprio nel giorno in
cui i difensori avviano le esecuzioni civili per i duecento e passa
«torturati» - comincia a risarcire i no-global vittime di un´altra
vergognosa storia del G8. Forse la pagina più nera nella storia della
Polizia di Stato. La famigerata irruzione a caccia dei fantomatici Black
Bloc nell´ultima notte del vertice, il pestaggio crudele e sistematico di
93 innocenti, l´ignobile tentativo di farli passare per una pericolosa
banda armata grazie a prove fabbricate ad hoc. Al termine del processo di
primo grado, il tribunale aveva condannato 13 dei 29 imputati, assolvendo
i vertici del Viminale e quei funzionari colpevoli di aver sottoscritto un
verbale d´arresto farcito di menzogne. Nella sentenza la corte aveva anche
indicato il diritto delle vittime ad una provvisionale – un anticipo sul
risarcimento da fissare complessivamente in seguito – che tenesse conto
delle lesioni, dei falsi e delle calunnie provate. In totale, si tratta di
sganciare oltre settecentomila euro. E giusto ieri mattina la polizia ha
pagato una prima, piccola parte della somma.
(m. cal.)